Prima di Libarna

L’origine del popolamento della piana di Libarna risale alla media età del Ferro (VI-V secolo a.C.), quando la creazione di un emporio etrusco a Genova nella prima metà del VI secolo a.C. attiva lungo la valle della Scrivia una direttrice commerciale verso la pianura padana e le aree transalpine. A controllo del percorso, sulla collina del castello di Serravalle Scrivia sorge un villaggio di Liguri, attivo ancora nella seconda età del Ferro (III-II secolo a.C.); l’area dei sepolcreti si estendeva in pianura lungo le rive del rio della Pieve. L’importanza dell’insediamento protostorico è confermata dall’origine preromana del nome (Libarna) della città romana, che compare in alcune fonti antiche, quali Plinio, l’Itinerarium Antonini e la Tabula Peutingeriana; del centro preromano essa eredita il ruolo e la funzione di punto strategico lungo una grande arteria di traffico (via Postumia).

Il collegamento con la grande strada consolare è all’origine dello sviluppo di Libarna, centro con connotazioni commerciali e di transito funzionali alla sosta di persone e di merci lungo la via che collegava Genova ad Aquileia. Tra il II ed il I secolo a.C., l’apertura della via Postumia (148 a.C.) e la concessione della cittadinanza, prima latina e poi romana, favorirono l’attuazione di una pianificazione urbanistica programmata, le cui tracce sono evidenti nel reticolato dell’impianto urbano, che segue l’orientamento della via consolare. Le prime testimonianze archeologiche dall’area urbana di Libarna sono databili tra la metà e la fine del I secolo a.C.