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Il Teatro

Il teatro era un edificio di forma semicircolare in cui si svolgevano le rappresentazioni di tragedie, commedie e altre forme di spettacolo antico.

Il teatro di Libarna risale al I secolo d.C. L’edificio fu posizionato al limite nord-occidentale del tessuto urbano.Gli scavi condotti in un periodo in cui si tendeva semplicemente a riportare in luce i monumenti, le numerose spoliazioni da parte dei contadini, la costruzione di due linee ferroviarie non permettono di comprendere in pieno la monumentalità della costruzione.L’edificio doveva avere un elevato livello formale e artistico, come lasciano ipotizzare i ritrovamenti di elementi architettonici decorati, marmi preziosi di rivestimento e intonaci dipinti.Il teatro, realizzato nelle sue parti essenziali in opera cementizia rivestita di blocchetti di pietra e corsi di mattoni, era impostato verosimilmente su due ordini: un ambulacro esterno con ventidue arcate sorrette da pilastri su basi in arenaria e un ordine superiore probabilmente cieco, senza aperture.

Vi erano un ingresso principale centrale, fiancheggiato da due ingressi laterali, e quattro ingressi secondari in corrispondenza dei corridoi radiali di accesso alle gradinate.All’interno, la cavea e l’edificio scenico costituivano un blocco unitario, chiuso, e garantivano una resa acustica ottimale. Davanti all’orchestra – lo spazio semicircolare tra gradinata e scena (in origine destinato alle evoluzioni del coro) – nelle fondazioni della scena sono ancora visibili i fori che ospitavano i meccanismi di sollevamento del sipario.Alle spalle dell’edificio scenico era, come di regola, un giardino porticato (porticus post scaenam), al centro del quale, verosimilmente, stava una fontana: in esso gli spettatori potevano passeggiare tra uno spettacolo e l’altro.Il teatro poteva contenere diverse centinaia di spettatori.

Gli edifici teatrali nel mondo romano

Il teatro romano deriva da quello greco, ma con sostanziali differenze. Se in Grecia la costruzione del teatro sfruttava le opportunità del terreno e la cavea era sempre addossata a una collina, aprendosi scenograficamente sul paesaggio circostante, nel mondo romano, invece, esso ha una struttura autoportante interamente costruita (a volte può sfruttare parzialmente il declivio naturale del suolo) in un blocco unitario, chiuso verso l’esterno, per il fatto che la parete di fondo del palcoscenico (scaenae frons) scandita da colonnati ornamentali, aveva lunghezza pari al diametro esterno della cavea e identica altezza; gli ingressi laterali sono sormontati dalla cavea che si lega così agli ambienti laterali della scena.Le parti fondamentali del teatro romano sono la cavea, la fronte scena e il proscenio, vero e proprio palcoscenico (l’orchestra semicircolare, presente nel teatro greco, perde funzionalità).La storia del teatro, in quanto edificio architettonico stabile, è più recente rispetto a quella delle rappresentazioni teatrali, che sappiamo essere diffuse a Roma già dalla fine del III secolo a.C.,

quando le fonti ci tramandano che le commedie di Plauto si svolgevano nel foro e si utilizzavano installazioni di legno e stoffa.La tradizione dei teatri smontabili durerà a lungo nell’Urbs, per la precisione fino al 55 a.C., anno in cui venne inaugurato il primo edificio stabile in pietra, il Teatro di Pompeo. Mentre questo monumento non è più direttamente visibile (ma se ne può leggere la curva nell’ampio isolato appena a sud di Campo dei Fiori), l’altro grande edificio da spettacolo romano costruito pochi decenni dopo, il Teatro di Marcello, sopravvive ancora oggi, almeno in parte. Inaugurato attorno al 13-11 a.C., dedicato al nipote prematuramente scomparso di Augusto, questo edificio aveva la facciata curvilinea in blocchi di travertino, caratterizzata da tre ordini sovrapposti di arcate e corridoi di servizio semianulari, e la scena rettilinea riccamente ornata. Il Teatro di Marcello funzionò da modello per la diffusione di uno schema che ebbe molta fortuna nel mondo romano.

Teatro greco di Siracusa (V secolo a.C.).